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venerdì 18 gennaio 2008

Di anoressia si muore...

"La malattia dell'anima che annulla il corpo."



"Il lungo tunnel dell'anoressia."


“L'anoressica è come un gattino inseguito da un cane che per salvarsi salta su un albero. Scampa il pericolo, vede tutto dall'alto, ha l'illusione di tenere il mondo sotto controllo mentre gli altri lo guardano. Ma attenzione a non raccogliere la sfida del gattino. Se resta sull’albero, muore.”

[Fabiola De Clercq]


L’anoressia è una malattia che rientra nel gruppo dei disturbi alimentari più conosciuti. Colpisce in prevalenza il sesso femminile. Essa inizia spesso con una dieta rigida e prosegue mangiando sempre meno fino al punto di rifiutare il cibo. L’anoressica inizia a perdere peso: la sua preoccupazione per la forma fisica diventa ossessiva. La bilancia diventa la sua migliore amica, la percezione del proprio corpo alterata, la porta a negare la propria magrezza anche quando è estremamente sottopeso. Evita i cibi ritenuti grassi e si concentra su alimenti poco calorici, i pasti vengono saltati o consumati con estrema lentezza.


L’anoressia può anche essere causata da situazioni particolarmente traumatiche come violenze sessuali, difficoltà nell’essere accettati socialmente o dalla propria famiglia, drammi familiari, traumi infantili vari non risolti nell’adolescenza.

Gli effetti dell’anoressia sono molto pesanti, sia fisicamente che psicologicamente. Dal punto di vista fisico, la malnutrizione comporta dei danni permanenti ai tessuti dell’apparato digerente, disidratazione, danneggiamento di gengive e denti, ulcere intestinali, seri danni cardiaci, al fegato e ai reni, problemi al sistema nervoso, con difficoltà di concentrazione e di memorizzazione, danni al sistema osseo, con maggior rischio di fratture e di osteoporosi, blocco della crescita, amenorrea, emorragie interne, ipotermia e ghiandole ingrossate. I danni psicologici, invece, comportano depressione, basso livello di autostima, senso di vergogna e colpa, difficoltà a mantenere relazioni sociali e familiari, sbalzi di umore, tendenza a comportamenti maniacali, tendenza al perfezionismo.

L’anoressica si isola dal mondo, si infiltra in un tunnel tutto suo, dove per lungo tempo non riesce a vedere un raggio di luce; Alcune quella luce non la trovano mai, perché muoiono prima. Altre la vedono, ma proprio quando hanno deciso di ricominciare a vivere non possono più farlo perché hanno compromesso troppo il loro organismo.

La chiamano la malattia dell’anima, perché chi la vive non ha fame di cibo, ma di amore, ha bisogno di sicurezza, ma nello stesso tempo di non essere schiacciata.

Attualmente in tutto il mondo si contano milioni di ragazze/i che ne soffrono, molti riescono ad uscirne, altri non ci provano abbastanza, non hanno abbastanza motivazioni per crederci sul serio e buttano via la loro vita senza nemmeno rendersi conto di quanto può essere bella se vissuta senza farsi problemi.

Questo non è un gioco, di anoressia si muore, purtroppo è questa la cruda realtà.

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